giovedì 29 gennaio 2015

La mossa di Draghi spiegata semplicemente

In questi giorni l'epocale mossa della Banca Centrale Europea, capitanata dall'unico Mario di cui essere fieri, è passata parecchio in sordina. Del resto i nostri telegiornali adorano le litigate per la Presidenza e la cronaca nera quindi era difficile aspettarsi maggiore attenzione.
Ma visto che noi mica ci facciamo sfuggire cotanta notizia, ho deciso di raccontarvi in parole semplici come ci dovrebbe aiutare il piccolo-grande "regalo" di Francoforte.

La Bce, dalla sua nascita, è sempre stata molto rigida nella sua condotta. Come tutti sappiamo, la Germania ha da sempre fatto grandi pressioni affinché la madre delle Banche europee non fosse mai fuori dalle righe e rispecchiasse la rigida condotta tedesca.
Questo atteggiamento, che ha reso pulitissimi i conti europei, ha però molto danneggiato i nostri Paesi.  La crisi devastante degli ultimi anni ha reso l'eurozona fragile e questa debolezza si è tradotta in: pochi investimenti, poco lavoro e quindi poca crescita.
Diciamo che esistono dei meccanismi economici per i quali la politica monetaria, quindi la Banca Centrale, può influire positivamente sull'economia reale (per intenderci: i nostri salari, i posti di lavoro etc..). Questi metodi, a lungo ignorati dalla Bce, hanno trovato un accanito fan in Mario Draghi, che si è battuto per metterli in pratica.
Quindi pochi giorni fa è stata annunciata una svolta epocale: la Bce comprerà titoli pubblici e privati per un ammontare che potrà superare 1.140 miliardi di Euro. La grande abbuffata, come mi piace immaginarla, comincerà a Marzo e si concluderà a Settembre 2016.
Lunghi mesi in cui molta liquidità entrerà nelle nostre banche e questo quantitative easing, nome tecnico della mossa, dovrebbe portare grandiosi frutti.
Esattamente, come?
1 - La banca centrale va sul mercato, compra titoli di cui sono pieni i bilanci delle banche commerciali e per pagarli crea moneta che immette nel sistema. La prima conseguenza è che il prezzo dei titoli sale (perché c’è più domanda) e il loro rendimento, cioè il tasso di interesse che ogni Stato paga per finanziare il proprio debito, scende. Questo fa diminuire il valore del debito in se, ottima notizia!
2 -  A loro volta, poi, i bassi tassi sui titoli pubblici fanno calare anche il rendimento delle altre obbligazioni (quelle di banche e aziende). Alla fine, quel che accade è scendono che tutti tassi, compresi quelli dei mutui. Quindi chi paga per l'acquisto della propria casa vedrà una leggera diminuzione della sua retta mensile, se è a tasso variabile.
3 - Il terzo canale di trasmissione è quello che passa attraverso la valuta. Che si deprezza, perché ce n’è molta di più in circolazione (ricordate, la Bce compra titoli stampando moneta). L’euro dovrebbe dunque perdere terreno rispetto al dollaro (perché ci saranno molti euro in più in giro), favorendo le esportazioni. Venderemo meglio una Gucci che una Calvin Klein!Perché ammesso il prezzo fosse uguale, se nel cambio euro-dollaro il prezzo dell'euro è più debole conviene di più la borsa italiana! Al tempo stesso, l’aumento dell’offerta di moneta crea inflazione. Questo è uno degli obiettivi fondamentali di Draghi, visto che la Bce ha come “target” un’inflazione vicina al 2%. Inflazione vuol dire prezzi più alti, ma non spaventiamoci, è un bene. Quando i prezzi invece diminuiscono gli economisti ci insegnano che non è assolutamente un bene: le imprese non investono e i consumatori non acquistano e i giovani come noi non lavorano.

Ecco una mega sintesi di quello che la fatina Mario vorrebbe accadesse e sicuramente lo vogliamo tutti noi perché nel nostro piccolo vorrebbe dire migliorare l'infernale situazione in cui siamo finiti.
Quindi forza Mario &  forza Euro.

PS. Se l'Italia riesce a farsi scappare anche questa occasione mangiandosi pure i soldi finti delle operazioni finanziarie l'unica fata che potrà salvarci è la fata turchina!


Nessun commento:

Posta un commento