martedì 24 marzo 2015

Le 10 domande che non avete mai osato fare ad un cinese

In occasione di una cena informale tra le mura domestiche, mi è capitato di sedere in tavola con due ragazzi cinesi, di Pechino precisamente, giovani e molto simpatici*.
Ho approfittato per far due chiacchiere più approfondite con loro, mi incuriosisce molto l'idea dei giovani cinesi riguardo l'occidente e la stessa Cina.

1. Cosa pensate della situazione di Hong Kong?
R. Per noi la situazione di Hong Kong è stata travisata dai media occidentali, sicuramente le proteste ci sono state e gli scontri son stati forti. Il governo cinese sta cercando di controllare di più la città ma le proteste non nascono dal basso come vogliono farvi credere, siamo sicuri ci siano forze occidentali o di opposizione al governo centrale che usano gli studenti e li fomentano.
In aggiunta, Hong Kong negli ultimi anni ha perso potere rispetto a Shanghai o Pechino, non è più la città più ricca della Cina e questo cambiamento dello status quo ha destabilizzato i cittadini dell'isola.


2. Cosa pensate dello sviluppo economico della vostra nazione?
R. Siamo cresciuti tanto, lo sviluppo cinese degli ultimi anni non ha precedenti. Ma la verità è che son cresciute le città che son diventate metropoli commerciali ma non le campagne. Nelle nostre campagne ci sono ancora analfabeti che non leggono, non possono informarsi e non hanno una formazione. Tanto è stato fatto ma molto deve essere ancora fatto per portare lo sviluppo fuori dalle arterie del paese.



3. Cosa vuol dire per voi democrazia?
R. La democrazia è sicuramente un valore importante che ha reso grande l'Occidente ma ciò che è valso per voi può non valere per noi. Noi abbiamo il nostro modello, se il nostro paese ha bisogno di crescere ad altri ritmi è giusto così.

 4. Credete che la Cina sia un paese libero?
R. Abbiamo un concetto di libertà diverso dal vostro. Siamo nati in un altro contesto. Per noi essere qui in Italia a studiare vuol dire libertà ad esempio, cosa che non era possibile in passato. Ci sono molti limiti nel nostro paese ma viaggiare ci permette di vederli in un' altra prospettiva. La libertà che voi credete di esportare e vorreste vedere da noi non può funzionare. Crediamo ci sia molta presunzione da parte del "West" di cosa è giusto o sbagliato.



5. Cosa invidiate all'occidente?
R. Il vostro modo di divertirvi, la vostra libertà intesa come svago. Qui vi godete la vita parecchio noi lavoriamo tanto, troppo.
6. Cosa non invidiate?
Silenzio. Poi dopo qualche secondo mi rispondono.
R. Non invidiamo il vostro sistema economico che sembra aver fatto tilt.


7. Che ruolo avranno le giovani generazioni nel cambiamento del vostro paese?
R. Noi giovani siamo aperti, cerchiamo di informarci e riconosciamo alcuni limiti del nostro paese. La gente da noi deve pagarsi la sanità e chi è povero non si può permettere nulla. Lotteremo per cambiare questo sistema. La politica dovrà adattarsi.


8. Cosa non potete fare a casa vostra che invece fate qui?
Risata.
R. Non possiamo perdere tempo e guardarci intorno, i ritmi son ferratissimi. Qui invece..!




9. Credete nell'efficacia della limitazione di internet in Cina?
R. Questa è un'assurdità, chiunque in Cina può accedere ai siti proibiti se ha un minimo di conoscenze. Esistono mille modi per accedere a Facebook/Twitter e guardare la BBC. Chi vuole riesce a farlo, quindi è abbastanza inutile. Serve a limitare chi ha già mezzi limitati, tutti gli altri accedono a qualsiasi cosa.
10. Prime impressioni sull'Italia?  
R. Bellissima




*I ragazzi di cui riporto le risposte sono due ventitrenenni studenti di ingegneria al Politecnico di Milano. Le risposte sono state date mentre mi offrivano ottimi piatti cinesi in un'atmosfera del tutto distesa. Li ringrazio per la cena e per la disponibilità ad uno scambio così interessante su temi molto delicati.






1 commento:

  1. Io li trovo assurdi..non vedono, non vogliono vedere!Ma come si può dire che la libertà è un concetto diverso a seconda del luogo in cui ci si trova?
    Alex

    RispondiElimina