Oggi la mia riflessione è dedicata ad altri numeri
sconfortati giunti freschi freschi dal bilancio sociale dell’Inps.
In Italia i nipoti non lavorano ma anche i nonni se la
passano male. Oltre 2 milioni di persone hanno un reddito previdenziale
inferiore a 500 euro mensili. Il 70% ha
meno di 1500 euro al mese.
Questo vuol dire che la vita degli over 60 non è così
semplice, quantomeno per chi non ha avuto la fortuna di andare in pensione anni
fa e beneficiare di cifre record.
Il peggio dei numeri deve ancora arrivare. Le aziende in
crisi licenziano, mettono in “pausa” e ciò implica un esborso non indifferente
per gli ammortizzatori sociali. Sommato ai contributi figurativi erogati, la
spesa è di 23.591 milioni di euro
per l’Inps.
Ma andiamo con ordine, cosa vuol dire tutto questo?
Gli
ammortizzatori sociali son quelle forme di aiuto che l’Inps
finanzia per soccorrere lavoratori in difficoltà, stiamo parlando della
classica Cassa Integrazione o l’Indennità di Disoccuapazione. Queste forme di “SOS”
in un economia che è in crisi son cruciali per evitare il collasso, permettono
a chi non lavora più o non lavora per un po', di continuare a percepire uno
stipendio.
I contributi
figurativi sono invece forme di compensazione dell’Inps che vengono
erogate quando il lavoratore è impossibilitato a svolgere la normale attività
lavorativa (malattia/maternità) quindi il datore di lavoro non paga
assicurazione e contributi per quei giorni. Vengono quindi coperti da Inps.
Le cifre da capogiro di questi due dati spiegano perché
le pensioni sono così basse, non ci son soldi nelle casse dell’Inps. I 23
milioni son coperti per il 38,3% dai contributi a carico di imprese e
lavoratori e, per il 61,7%, dello Stato.
E’ facile rendersi conto che se aumentassero i lavoratori
la proporzione si invertirebbe: più contributi, più soldi cioé meno oneri per lo
Stato.
Questo vorrebbe dire maggiore margine di aumento delle pensioni e di tutti i servizi previdenziali e/o riduzione sulle casse (vuote) dello Stato del peso di questo ente.
Il paese è certamente in crisi e si lavora poco ma il problema è anche l'enorme buco nero di chi non dichiara.
Questo vorrebbe dire maggiore margine di aumento delle pensioni e di tutti i servizi previdenziali e/o riduzione sulle casse (vuote) dello Stato del peso di questo ente.
Il paese è certamente in crisi e si lavora poco ma il problema è anche l'enorme buco nero di chi non dichiara.
Quindi mie cari Signori che sfruttate in nero i vostri
lavoratori; miei cari lavoratori che non volete dichiarare ciò che guadagnate,
sappiate che anche per colpa vostra i nsotri padri prenderanno una pensione da miseria e noi non la prenderemo proprio. A chi conviene?
per saperne di più: bilancio sociale INPS 2013
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